agosto 01 2008
Giorno 5: Statua della Libertà, ponte di Brooklyn
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Da 2008-07-31 Ne… |
Oggi ci siamo svegliato di buon mattino perché nei giorni precedenti abbiamo notato lunghissime file per i traghetti per la Liberty Island.
La statua della Libertà viene considerato un luogo sensibile dagli americani e per accedere al traghetto ti passano ai raggi x. Ti controllano gli zaini e ti perquisiscono (come all’aereoporto). Il traghetto ci mette pochi minuti ad arrivare.
La statua della libertà è bellissima! E’ grande, slanciata, ha un colore intenso ed è davvero bellissima sotto ogni angolazione. La si può ammirare sin dal traghetto. Poi, una volta attraccati, si comincia ad osservarla più da vicino. L’isola è piccolina e ci sono prati curati e centinaia di persone che fanno foto. Noi non siamo da meno. Purtroppo dopo gli avvenimenti dell’11 settembre hanno proebito l’ascesa fino alla fiaccola. Ora si può salire fino alla base.
Decidiamo di mettersi in fila ed andare a vedere la statua dalla sua base. C’è un ulteriore controllo da parte della polizia, poi cominciamo a salire. Nella base della statua c’è un inaspettato museo. E’ molto interessante, ci sono spiegazioni su tutto quello che riguarda la costruzione. Ci sono i modelli originali creati da Frédéric Auguste Bartholdi e gli schizzi di Gustavo Eiffel. Sinceramente non lo sapevamo, ma la statua della Libertà è fatta con lastre di rame attaccate con rivetti, sorretta da una struttura di acciaio. I rivetti si vedono quando si è lì vicino, mentre da dentro la base hanno messo un soffitto di vetro per far vedere la struttura in acciaio che la sorregge.
Dopo la visita della Statua della Libertà ci imbarchiamo per Ellis Island, un isola che veniva utilizzata per gestire gli immigrati nei primi anni del 900. C’è una bellissima mostra fotografica all’interno dell’isola. Si riconoscono diversi documenti di italiani, che hanno deciso di emigrare negli USA.
Per chiudere la giornata non potevamo non attraversare il famosissimo ponte di Brooklyn. Il ponte è molto grande, ci sono 6 corsie per le auto e due dedicati ai pedoni e biciclette. Fa molto effetto attraversarlo. Si vede benissimo Manhattan e la statua della Libertà. E’ anche curioso pensare che questo ponte è stato costruito verso la fine del 1800. L’hanno fatto così grande perché già sapevano che vi sarebbero passate le automobili? E comunque, quando si attraversa un pensiero va sicuramente alla “Brooklyn, la gomma del ponte”. Ne avrò masticate migliaia da piccolo, senza sapere che un giorno l’avrei attraversato con i miei piedi.