Ecco l’itinerario del nostro viaggio tra gli USA ed il Canada nel 2009.
Da USA 2009 – 20 – Cascate del Niagara |
Arriviamo al nostro motel Diplomat Inn, vicinissimo alle cascate del Niagara. Alla registrazione della camera abbiamo una felice sorpresa. Il titolare del motel è figlio di un abruzzese, emigrato in Canada negli anni 50. Poco dopo abbiamo il piacere di farci una chiacchierata con il padre del titolare che ci racconta un po’ di cose sulla sua vita e sul come, dall’abruzzo arrivò in canada 60 anni fa. Scopriamo che in zona ci sono altri posti gestiti da italiani, o figli di italiani. Così ad esempio, mangiamo un ottimo panino con il prosiutto di Parma e… “italian bread”.
Poi finalmente, ci avviamo verso le cascate. Spettacolo mozzafiato. Il primo gruppo di cascate resta nel confine americano. Altro gruppo, il più bello, rimane nella costa canadese. Comunque dalle sponde canadesi c’è la miglior visuale.
Facciamo il biglietto per prendere il battello ed andare proprio ai piedi delle cascate. Vi mettiamo un impermeabile per l’acqua e saliamo sul lato superiore del battello. Sappiamo che ci bagneremo completamente. Il battello si avvicina molto alle cascate. Quando si arriva proprio sotto la cascata canadese il rumore dell’acqua è fortissimo e c’è tantissima acqua e vento. Risulta qusi difficile tenere gli occhi aperti. Fotografare è impossibile.
Dopo alcuni minuti, il battello torna al molo e siamo nuovamente liberi di ammirare le cascate dall’alto. Nel frattempo arriva il buio e così, dopo una pizza mangiata al ristorante “Napoli” gestita da Antonio, un simpatico ragazzo, nipote di italiani, abbiamo la possibilità di scattare alcine foto in notturna delle cascate del Niagara.
Da USA 2009 – 19 – Toronto |
Toronto ci ha sorpreso per la sua grandezza. E’ davvero grandissima. Bisogna fare molte miglia per andare da un capo all’altro della città. Quando siamo arrivati di sera, l’impatto è stato davvero forte. Le strade raggiungono anche 8 corsie per ogni senso di marcia. Tra l’altro i canadesi hanno il piede pesante e percorrere le strade è abbastanza impegnativo, soprattutto di notte.
Svegliati riposati, ci muoviamo con la metropolitana verso la Union Station, ad un passo dall’attrazione principale della città: la CN Tower. Ovvero una torre alta 553 metri, una delle costruzioni più alte del pianeta! E’ davvero altissima. Fa impressione guardarla da vicino.
Facciamo i bliglietti per salire sull’osservatorio più alto del mondo posto a quota 447 metri. L’aciensore ha una parete in vetro e si riesce a vedere mentre si sale. Dall’alto lo spettacolo è stupefacente. Si ha quasi l’impressione di vedere una città da un aereo. Sembra che in condizioni di visibilità ottima si riesca a vedere New York, distante oltre 500km. Fa una certa impressione camminare ed appoggiarsi ai vetri della torre. Soprattutto camminare sul pavimento di vetro.
Dopo una accurata visita dell’osservatorio, scendiamo per ammirare la città dal basso. Facciamo un passaggio a Little Italy, dove vive numerosi emigrati italiani. Poi, la sera, approfittiamo del buio per scattare delle foto allo skyline della città.
Da USA 2009 – 18 – Ottawa |
Ottawa è la capitale federale del Canada, dove si trova il bellissimo palazzo del parlamento. Ci sono molti turisti che approfittano del giorno di festa nazionale canadese per visitare la città.
Anche noi percorriamo le zone del parlamento, per cogliere le migliori prospettive. Visitiamo alcuni monumenti interessanti e poi ripartiamo per un lungo viaggio verso Toronto.
Da USA 2009 – 17 – Montréal |
Abbiamo circa 5 ore di strada da percorrere per raggiungere Ottawa. Ovviamente facciamo tappa a Montréal, la seconda città più popolosa del Canada.
Per chi è appassionato di gare automobilistiche è d’obbiogo un giro sul circuito di F1 dedicato a Gilles Villeneuve che si trova all’interno del parco Île Notre-Dame, una piccola isola posta avanti Montréal. Si tratta di un circuito cittadino, perciò la posta è percorribile tranquillamente in macchina. E così facciamo. Percorriamo il ponte che porta alla piccola isola e senza rendercene conto siamo subito in pista! Emozionante. La pista è divisa in due corsie dai birilli, per delimitare l’area ciclabile-pedonale e l’area per le auto. Purtroppo si può percorrere soltanto a 30 km/h. Facciamo un giro in auto, poi, parcheggiamo e percorriamo un giro completo di pista a piedi, per ammirare i dettagli del circuito. Sono tantissimi i canadesi che percorrono la pista in bicicletta, in rollerblade, facendo jogging o semplicemente, come noi, passeggiando. E’ curioso vedere persone utilizzare i prati intorno alle chicane come prato dove stendere un plaid per prendere il sole. All’interno, fantastica visuale del Casinò e bella visuale di Montréal.
Completato il giro di pista andiamo a visitare la downtown di Montréal. Arrivando attraverso uno dei numerosi ponti si ha una bellissima vista della città. La struttura è simile alle città statunitensi con grattacieli altissimi che dominano il territorio. La città appare molto ordinata, pulita, bella. Molto innovativo il sistema di parcheggio e il noleggio bici, presente in ogni isolato.
L’altra particolarità di Montréal è la “seconda città” che si sviluppa nel sottosuolo. Visto il clima rigido invernale, la città vive il periodo invernale nel sottosuolo cittadino, dove sono presenti grandi spazi, centri commerciali, ristoranti, negozi ecc.
In tardo pomeriggio, ripartiamo per Ottawa.
Da USA 2009 – 16 – Québec |
Stupenda, Québec City è una città stupenda. Forse perché la visitiamo durante il giorno in cui celebrano la commemorazione di non so che cosa. Fatto sta che troviamo una cittadina radicalmente diversa dalle città americane. Québec City è una città storica, con la parte antica raccolta all’interno delle mura, mentre la parte nuova è subito a ridosso. C’è un bel mix di antico e nuovo.
La città vecchia si visita benissimo. Si sente tantissimo lo stile francese dovuto al colonialismo. Eh si, in Québec parlano francese. Facciamo tantissime foto. Ci uniamo e partecipiamo la parata organizzata dalla città. Ci sono gli uomini con gonnellino scozzese, tamburi e zampogne. L’atmosfera è unica. Vediamo ogni angolo della città vecchia. Chiudiamo la giornata salendo sull’Observatoire de la capitale, il grattacielo più alto della città per avere una visione dall’alto.
settembre 08 2009
Giorno 15 – Viaggio Bangor-Québec
Da USA 2009 – 15 – Bangor-Québec |
Il programma della giornata prevede la partenza da Bangor, nel Maine e l’ingresso nel Québec, in Canada. Un viaggio di alcune ore. Siamo curiosi ed impazienti di scoprire per la prima volta il Canada.
La strada che percorriamo nel Maine ci da una visione chiara e netta della crisi economica americana. Passando attraverso le piccole cittadine statunitensi, vediamo su circa la metà delle case i cartelli “on sale”. Si vendono case, auto, moto, auto d’epoca, mobili, tagliaerba, trattori, attrezzi agricoli, terreni… di tutto e di più. Gli americani mettono in mostra qualunque tipo di oggetto nei loro bellissimi e verdi giardini. Nelle grandi città non avevamo notato in modo così grave l’effetto della crisi. Ma nei piccoli e distaccati centri abitati la cosa si fa assolutamente seria.
Finalmente entriamo in Canada, passiamo la frontiera e ci dirigiamo verso Québec City. Fino ad arrivare alla città di Québec, il paesaggio del Maine e quello canadese sembra non discostarsi molto. Comunque, dopo qualche ora di auto, arriviamo finalmente al nostro bellissimo hotel.