Da 2008-08-23 Yo… |
Abbiamo sbagliato i calcoli. Dovremmo partire da Visalia, visitare il Sequoia Park, poi lo Yosemite Park e poi partire per San Francisco. Sono oltre 600km da percorrere e troppa roba da visitare. Avremmo dovuto probabilmente mettere una tappa intermedia. Decidiamo di eliminare dalla nostra tappa la visita al Sequoia Park ed andiamo direttamente allo Yosemite.
Arriviamo allo Yosemite verso mezzo giorno. Sappiamo che dopo la visita del parco avremo altre cinque ore di viaggio per arrivare al nostro albergo di San Francisco, perciò la visita dovrà essere breve.
Lo Yosemite si presenta come un parco molto completo. Ci sono le montagne di granito, c’è molto verde, la foresta, molti animali, ci sono fiumi e cascate. Si possono fare escursioni di vario tipo, lunghezza, difficoltà. Proviamo a farne uno, semplice. Siamo abbastanza stanchi dal lungo viaggio di ieri. Decidiamo di vedere le cascate. La guida (in italiano!) dice che c’è una cascata che fa un salto di oltre 400mt. Partiamo, facciamo il sentiero, arriviamo sul posto e… Ahi, la cascata non c’era! Un cartello spiegava che la cascata, formata dallo scoglimento di ghiacciai è visibile da ottobre alla primavera. Finiamo il giro e torniamo alla nostra auto.
Decidiamo di andare da un altra parte del parco dove sono presenti le squoia. Anche qui, come al Sequoia Park, ce ne sono molte. Il parco è molto grande e per arrivare alla zona delle sequoia c’è addirittura un ora di auto.
Parcheggiamo e chiediamo ad un ranger di indicarci la più grande sequoia, la biggest tree. Seguiamo il sentiero che ci indica. Durante il percorso passiamo tra decine di sequoia, grandi, grandissime. Bellissime. Poi finalmente arriviamo alla più grande. La Grizzly Giant. Ha un età stimata di 1900/2400 anni ed è alta 64mt. Straordinaria, imponente. Facciamo le foto di rito e terminiamo il nostro giro.
Poi riprendiamo la macchina e programmiamo il nostro Tomtom. Sono le 7 del pomeriggio. Dovremmo arrivare attorno a mezzanotte a San Francisco. Il nostro Tomtom invece commette un errore clamoroso. Nel tentativo di abbreviare la strada ci proietta in una lunga, stretta e curvosa strada tra le montagne del parco. Abbiamo perso almeno un ora tra andare e tornare da quella stradina. Il risultato è che siamo arrivati a San Francisco a notte fonda. Per accedere alla nostra stanza, abbiamo praticamente svegliato l’omino, che si è presentato in ciabatte, con gli occhi appiccicati e ci ha dato la chiave. Entrati nella stanza, abbiamo dormito profondamente anche noi.