Da 2008-08-17 Zi… |
Altro giorno, altro parco naturale. Quello di oggi è un parco naturale visitato per lo più da chi fa passeggiate ed escursioni. Così facciamo anche noi. Lasciamo la macchina al visitor center, prendiamo la navetta (lo shuttle) e ci facciamo portare in una zona centrale del parco.
Il percorso che ci attira è la visita di tre piscine formate da un piccolo fiume che attraversa il parco. Un paio d’ore di cammino. Fa abbastanza caldo. Circa 35°C. Fortunatamente la passeggiata è per lo più all’ombra. Il parco si presenta con un panorama di montagne rosse con una fitta vegetazione all’interno. Ci sono molti animali che si possono vedere con un po’ di attenzione. La passeggiata ci permette di arrivare ad un punto sufficientemente alto per poter ammirare la bellezza del paesaggio. Non essendo molto allenati, la salita ci mette presto a ko. Così non proviamo altri percorsi.
Scattiamo comunque foto, ci godiamo il paesaggio e l’aria pulita. Verso la fine del pomeriggio ci dirigiamo verso la macchina per partire ed uscire dal parco. Prima andare nel nostro albergo di Hurricane, decidiamo di sperimentare l’emozione di trovare una città fantasma. Una ghost town come la chiamano qui. In questa zona ce ne sono diverse. Ci fermiamo nei pressi di un motel per attingere ad una connessione wireless ed accendere il nostro notebook con lo scopo di trovare le coordinate geografiche precise della città fantasma. La troviamo. E’ a poche miglia da noi. Programmiamo il GPS e partiamo.
Il navigatore ci porta fuori dalla cittadina. Comincia una strada sterrata sotto una montagna di color rosso. Dall’altra parte ci sono alcuni ranch. Ad un certo punto incontriamo alcuni cartelli che intimano di tornare indietro, altri dicono che si sta accedendo a proprietà privata. Arriviamo addirittura su un punto con ben tre telecamere che ci osservano. Oltrepassiamo tutto. Finalmente ad un certo punto troviamo la città fantasma.
La città si chiama Grafton. E’ stata abitata tra il 1800 ed il 1900. Nel 1864 vivevano circa 28 famiglie. Nel 1866 furono quasi tutti uccisi da un attacco indiano. Visitiamo prima di tutto il cimitero. E’ piccolo e sulle tombe leggiamo che molti degli abitanti sono stati uccisi dagli indiani. Altri sono morti per malattie. Quasi tutti giovanissimi. Entriamo all’interno del cancello della piccola cittadina e vediamo ancora la chiesa e altri tre-quattro edifici. Sono stati fatti dei piccoli restauri. Ci sono persone del posto che preservano i resti della città. Ci sono persino dei depliant con la storia della cittadina.
Ora possiamo tornare via da quel posto ed andare al nostro motel di Hurricane. Domani ci aspettano quattro giorni a Las Vegas!